Art. 1. Descrizione e obiettivi formativi
Il Dottorato di Ricerca RAMUS (Ricerche e studi sull’Antichità, il Medioevo e l’Umanesimo, Salerno) è un corso di Dottorato di Ricerca attivo presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università degli studi di Salerno (sede amministrativa), e si propone come luogo formativo di eccellenza per operatori competenti dediti alla salvaguardia e valorizzazione della conoscenza integrata, multifunzionale e poli-specialistica delle lingue classiche, greca e latina.
L’obiettivo primario è la formazione complessa alla ricerca in questo ambito, perseguita mediante l’aggregazione di studi concernenti tutte le declinazioni disciplinari e metodologiche indispensabili per la tutela del patrimonio linguistico classico nella sua globalità.
Le distinte e molteplici articolazioni applicative di tale sapere (grammaticale, linguistica, ermeneutica, retorica, storica, religiosa, poetica, documentale, archeologica, ecc.), conducono i candidati all’acquisizione di una competente capacità di operare con i più completi e polivalenti strumenti di indagine e interpretazione e, insieme, con l’esercizio di una specifica intelligenza del ruolo che allo studio delle lingue classiche compete nel panorama culturale contemporaneo. Illustra tale obiettivo l’invito rivolto dal Senato italiano al Governo perché si attivi per sollecitare l’UNESCO a dichiarare lo studio delle lingue greca e latina «patrimonio dell’umanità» quale «eredità» culturale «d’inestimabile valore»: come luogo di studio e di formazione unico nel suo genere, il RAMUS intende contribuire a tale finalità valorizzando la tradizione greco-latina come radice della più autentica identità spirituale d’Europa.
Art. 2 – Caratteristiche generali: strumenti, cooperazioni e target professionali
Il Dottorato RAMUS svolge un’azione formativa specialistica e polivalente, praticamente unica in Italia e nel mondo, risultante dall’aggregazione feconda di molteplici e integrati saperi legati ad ambiti tematici e metodologie diversificati ma efficacemente integrati e complementari. Lo studio e l’esercizio di tutte le diverse declinazioni disciplinari per la conoscenza e la valorizzazione operativa delle lingue classiche dovrà essere assunto nel futuro della cultura europea quale elemento indispensabile per la tutela dell’inestimabile patrimonio di documenti (materiali e immateriali) che il mondo antico e medievale ha consegnato, con preziosa continuità, alla civiltà mondiale moderna.
Il dottore in ricerca RAMUS dovrà, sulla base della sua specifica formazione, saper proporre operativamente alla contemporaneità adeguati format di valorizzazione e riutilizzo di tale patrimonio. In tale ottica, il Dottorato è impegnato per lo svolgimento delle proprie attività formative e professionalizzanti a stabili collaborazioni con la sezione Digital Humanities del Centro interdipartimentale FiTMU al fine di progettare, sviluppare e testare strumenti software specificamente pensati per le Humanities.
Il Dottorato promuove relazioni con Centri di Studio e Case editrici internazionali, allo scopo di avviare soggiorni formativi e stage finalizzati al perfezionamento nell’attività di ricerca e avviamento alla professionalizzazione delle competenze. Promuove altresì molteplici e variati rapporti con di co-tutela con prestigiose Università e Accademie internazionali finalizzate anche al conseguimento del doppio titolo dottorale (o titolo congiunto).
Art. 3 – Curricula, interdisciplinarità e tema formativo aggregante
Le finalità educative e professionalizzanti del Dottorato RAMUS sono perseguite attraverso due diversi percorsi di formazione alla ricerca, cui corrisponde l’articolazione in due curricula specialistici, entrambi corrispondenti a percorsi paralleli di valorizzazione dell’apprendimento e della conservazione delle lingue classiche (greca e latina): Curriculum nr. 1: Scienze filologiche e storiche dell’Antichità e del Medioevo Curriculum nr. 2: Filosofia dell’età antica, tardo-antica, medievale e umanistica (FiTMU)
Le competenze e i settori scientifico-disciplinari di riferimento dei docenti del Collegio incardinati ai due curricula garantiscono la compiutezza e il reciproco equilibrio di entrambi i percorsi. La differenziazione curriculare è dunque ragione di incremento sinergico della qualità del progetto didattico e del ventaglio di attività formative messe a disposizione dei singoli dottorandi, e contribuisce ad aumentarne l’attrattività sul piano nazionale e internazionale.
È tema aggregante centrale del progetto formativo RAMUS, condiviso da entrambi i curricula, l’avviamento alla ricerca negli ambiti disciplinari relativi allo studio delle lingue classiche e all’approfondimento delle metodologie di apprendimento, lettura e traduzione, alla tutela documentaria e all’esegesi delle lingue classiche (greca e latina), con reciproche integrazioni di metodi e competenze (inter-disciplinari ma anche anche inter-curriculari) e con il trasferimento dei saperi tra le discipline dei settori scientifico-disciplinari interessati di aree CUN 10 e 11a (vedi art. 4), in relazione ai seguenti ERC Panels, cui sono riferibili le distinte aree del processo di formazione RAMUS: SH5 (1_2_3_4_6_10_11); SH6 (1_3_4_5_10).
Alla luce di tali peculiarità, il Dottorato ha avuto il riconoscimento della caratterizzazione interdisciplinare fin dal XXXIII ciclo.
Art. 4 – Coordinatore, Collegio dei docenti, Tutor
Il Coordinatore sorveglia, mediante apposito monitoraggio periodico, lo svolgimento e l’organizzazione della didattica e delle previste attività di ricerca dei dottorandi nonché il rispetto del Regolamento del Dottorato in entrambi i curricula. È coadiuvato da un responsabile da lui nominato all’interno di ciascun curriculum. Il Collegio dei docenti approva le assegnazioni dei Docenti Tutor ai singoli dottorandi e periodicamente convalida collegialmente la programmazione didattica.
Ogni dottorando viene assegnato a un Tutor interno al Collegio, sentito il parere collegiale dei docenti e su proposta del Coordinatore. Il Docente Tutor deve monitorare le attività del dottorando assegnatogli e convalidarne i risultati, relazionando al collegio su eventuali problematiche particolari e sulla definizione
dell’argomento della tesi finale di Dottorato. In particolare il Tutor è tenuto a revisionare la tesi di dottorato entro il terzo anno di corso e comunque prima della valutazione dei referee anonimi. Il Docente Tutor interno potrà essere coadiuvato da uno o più (soprattutto nel caso di rapporti di cotutela) Tutor esterni, incardinati all’Università di Salerno o ad altre Università o Centri di ricerca italiani o esteri, nonché indicati dal consenso unanime dei Docenti del Collegio come specialisti particolarmente esperti nell’ambito tematico di appartenenza dell’argomento della tesi.
Art. 5 – Ambiti di riferimento, tematiche e settori scientifico-disciplinari
Gli ambiti di riferimento delle tematiche di studio e di ricerca al cui interno viene inquadrato il percorso di ciascun singolo dottorando devono corrispondere a uno o più settori scientifico-disciplinari di area 10 o di area 11a compresi tra quelli di interesse, in base a verifica delle corrispondenti declaratorie ministeriali. Eventuali condivisioni da parte di un dottorando di attività gestite nell’ambito di un curriculum diverso dal proprio saranno valutate dal Tutor in accordo con il Coordinatore e potranno implicare eventuali sostituzioni di attività previste dall’organizzazione della didattica curriculare.
I settori scientifico-disciplinari coerenti con gli obiettivi formativi del corso, distinti per curricula, sono i seguenti (con indicazione delle Aree):
Curriculum nr. 1 (Scienze filologiche e storiche dell’Antichità e del Medioevo): Discipline caratterizzanti: – L-ANT/02 Storia greca (10) – L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale (10) – L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca (10) – L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina (10) – M-STO/01 Storia Medievale (11a) – M-STO/06 Scienze del libro e del documento e scienze storico-religiose (11a) Discipline affini o integrative: – L-ANT/04 Storia romana (10) – L-FIL-LET/05 Filologia classica (10) – L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica (10) – L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina (10) – L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica (10) – M-FIL/07 Storia della filosofia antica (11a) – M-FIL/08 Storia della filosofia medievale (11a)
Curriculum nr. 2 (Filosofia dell’età tardo-antica, medievale e umanistica) Discipline caratterizzanti: – M-FIL/06 Storia della filosofia (11a) – M-FIL/07 Storia della filosofia antica (11a) – M-FIL/08 Storia della filosofia medievale (11a) – SPS/02 Storia delle dottrine politiche (11a) Discipline affini o integrative: – L-ART/07 Musicologia e storia della musica (10) – L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica (10) – L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina (10) – L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica (10) – M-STO/01 Storia Medievale (11a) – M-STO/06 Scienze del libro e del documento e scienze storico-religiose (11a)
Art. 6 – Organizzazione della didattica
Le attività formative sono organizzate in base a una programmazione dei corsi di ritmo triennale. I dottorandi di tutti i cicli attivi partecipano in forma condivisa a tutte le attività didattiche, secondo una cadenza diversificata nei vari cicli. L’organizzazione della didattica è descritta nell’Offerta formativa che integra il presente regolamento a partire dall’avvio del primo anno di corso di ogni Ciclo attivo.
Non sono previste mutuazioni di insegnamenti da corsi di laurea di primo o di secondo livello. È prevista l’erogazione di attività didattiche a distanza. È possibile la partecipazione a distanza da parte dei Docenti Tutor e dei membri del Collegio alle attività formative, con particolare riferimento a quelle denominate Laboratorio attivo.
Art. 7 – Obblighi dei dottorandi
I dottorandi di entrambi i curricula devono garantire un impegno a tempo pieno ed esclusivo per le attività formative e di ricerca programmate dal dottorato, salvo quanto specificamente previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo.
In particolare i dottorandi devono assicurare la loro presenza nelle sedi della didattica del Dottorato per l’intera durata di ciascun modulo mensile (tre giorni), salvo quanto previsto dalle convenzioni internazionali di cotutela o eventuali impegni individuali alternativi alla formazione collegiale approvati dal docente tutor e convalidati dal Collegio dei Docenti.
I dottorandi sono tenuti a rendere conto al Docente Tutor delle loro eventuali partecipazioni a programmi formativi alternativi e a convegni nazionali e internazionali su invito o su auto-candidatura (call for papers), nonché delle pubblicazioni scientifiche da loro prodotte (da soli o in collaborazione con altri studiosi) durante l’intera durata del percorso formativo del Dottorato. Dovranno inoltre comunicare la loro eventuale adesione ad associazioni scientifiche di settore, comitati redazionali di riviste o collane specialistiche, e di qualsiasi impegno, diverso dagli obblighi formativi previsti dal corso, di carattere scientifico o finalizzato alla ricerca assunto nel corso del triennio.
Art. 10 – Competenze linguistiche e internazionalizzazione del Dottorato
I docenti del collegio terranno lezioni per il perfezionamento nelle lingue classiche: corsi specialistici di greco e latino, corsi di lingua ed esegesi del testo filosofico greco e latino. Lo studio delle lingue moderne è assicurato da convenzioni attive con il Centro Linguistico di Ateneo che consentono frequenza di corsi e superamento di esami. A tutti i dottorandi iscritti viene richiesto il possesso, entro la conclusione del percorso di studi triennale, di una certificazione di conoscenza della lingua inglese di livello C1.
Sulla base di una progettuale valorizzazione delle singole esperienze formative di dottorandi e docenti del collegio, il processo formativo del RAMUS aspira a consolidare il contributo allo Spazio Europeo della ricerca mediante: 1) la capacità di attrarre giovani provenienti da tutte le università italiane ma anche dall’estero; 2) l’incremento dell’internazionalizzazione delle attività formative e 3) l’intensificazione dei rapporti internazionali di co-tutela per il conseguimento del doppio titolo.